Prossimo Evento: 14 - 15 - 16 Novembre 2025


Ale Galán ha deliziato il pubblico del Roland-Garros sabato sera. Nella semifinale contro Coki Nieto e Mike Yanguas, il numero 3 del mondo ha offerto una prestazione importante: 32 punti vincenti per soli 4 errori non forzati, un’intensità pazzesca sia al volo che nello schiacciamento, e un dominio fisico e mentale per tutta la partita. Con Chingotto perfetto nel suo ruolo di roccia difensiva, la coppia ha inflitto una vera e propria correzione agli avversari (6/0 6/2 in un’ora).

Senza mai preoccuparsi, spinti dalla massima intensità e da una ritrovata freschezza, dato che i quarti di finale non si sono svolti a causa del ritiro dell’avversario, Galán e Chingotto arrivano alla finale con una sicurezza XXL.

Tapia e Coello, la bestia nera

Ma di fronte, questa domenica, ci sono Arturo Coello e Agustín Tapia, il numero 1 al mondo. E contro di loro la storia recente non è positiva: tre sconfitte consecutive per Galán e Chingotto (Bordeaux P2, Malaga P1, Tarragona P1). Negli ultimi dodici mesi, la coppia ispano-argentina ha battuto i leader del circuito solo una volta… ma è successo in un Major, in Italia.

In altre parole, se le possibilità esistono, dipendono dalla capacità di ripetere questo scenario: aumentare il loro livello nei grandi eventiParigi, con la sua atmosfera e il suo Philippe Chatrier in piena attività, è senza dubbio il posto migliore per tentare l’impresa.

Un finale che odora di polvere da sparo

Tapia e Coello sono sembrati a tratti in difficoltà questa settimana, soprattutto l’argentino, apparso irritato e meno deciso nonostante le vittorie. Al contrario, Galán e Chingotto hanno dimostrato una costanza esemplare e un’impressione di assoluta solidità.

Anche il vantaggio della freschezza gioca a loro favore: svelti in semifinale, riposati grazie al quarto di finale accorciato, arrivano con le gambe più leggere rispetto ai rivali. Resta da vedere se questo basterà ad abbattere il muro Tapia/Coello, specialisti dei grandi momenti.

Un successo per Galán a Parigi avrebbe anche un sapore speciale: tornerebbe alla parità con il numero 1 nelle classifiche parigine maggiori, che trionfò nella prima edizione con Juan Lebrón. Da allora, Tapia e Coello hanno vinto le due edizioni successive.

Beniamino Dupouy

Ho scoperto il padel direttamente durante un torneo e, francamente, all’inizio non mi piaceva molto. Ma la seconda volta è stato amore a prima vista e da allora non mi sono persa nemmeno una partita. Sono anche disposto a stare sveglio fino alle 3 del mattino per guardare il finale Premier Padel !



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