Arturo Coello e Agustín Tapia colpiscono ancora. I numeri uno del mondo vincono la finale del Maggiore di Parigi davanti Ale Galán e Fede Chingotto (6/1 6/4) e hanno vinto il loro terzo titolo consecutivo al Roland-Garros.
Un primo set spedito
Fin dai primi scambi, Tapia detta il tono. Prende il comando, detta gli scambi e, con Coello, sblocca il risultato senza battere ciglio. Dall’altra parte, Galán e Chingotto commettono una serie di errori, messi in difficoltà dall’intensità dell’avversario. Il contrasto è enorme: 12 tiri vincenti per un solo errore non forzato tra i numeri 1, contro 9 errori e 5 punti vincenti per i rivali. Logicamente, il set è quotato 6/1.
Galán e Chingotto si svegliano… ma è troppo tardi
Il secondo atto è iniziato meglio per Galán, che è stato finalmente aggressivo e preciso. Ma Coello ha preso il sopravvento: smash mostruosi, corse fuori dal campo, una difesa solida come la roccia… A 1/1, Galán e Chingotto erano in break e inseguivano il punteggio. Hanno spinto, concedendosi persino una palla break a 5/4, ma Tapia e Coello non hanno esitato e hanno chiuso l’incontro a 6/4.

Statistiche che parlano da sole
Come spesso accade nelle partite importanti, i Golden Boys alzano il livello del loro gioco nel momento chiave. Coello ha una tabella di statistiche pressoché perfetta: 16 punti vincenti per soli 5 errori non forzatiQuesto spiega perché, nonostante una buona reazione, Galán e Chingotto non riescono a ribaltare la situazione.

Non è proprio una rivalità
Questo è il quarta vittoria consecutiva per Tapia e Coello contro la coppia ispano-argentina. Si parlava di rivalità dopo la semifinale, ma per ora la realtà è chiara: i numeri 1 sono ampiamente dominanti. Si dice che siano più vulnerabili in condizioni di gioco lento? Dimostrano il contrario. Al volo, in difesa, nelle varianti tattiche, sono imprendibili. Ieri, Galán e Chingotto arrivavano da una semifinale impressionante, al punto da essere quasi favoriti per questa finale. Tapia e Coello, dal canto loro, avevano mostrato qualche segno di cedimento il giorno prima. Ma oggi, quando si è trattato di alzare il tono, i numeri 1 sono stati imprendibili: solidi nei momenti caldi, cinici quando contava. Questa è la differenza tra i grandi giocatori… e i maestri del circuito.
Parigi appartiene a loro
Con questo nuovo titolo, Tapia e Coello hanno ulteriormente consolidato il loro trono. Tre Major di Parigi di fila, un dominio incontrastato: il Roland-Garros è il loro regno e, per ora, nessuno può scalzarli.
Ho scoperto il padel direttamente durante un torneo e, francamente, all’inizio non mi piaceva molto. Ma la seconda volta è stato amore a prima vista e da allora non mi sono persa nemmeno una partita. Sono anche disposto a stare sveglio fino alle 3 del mattino per guardare il finale Premier Padel !
